Gli effetti della supplementazione vitaminica D sulla mortalità, in soggetti con grave deficit, rimangono ad oggi non chiariti e continuo oggetto di dibattito. Questo deriva, in primis, dal fatto che la maggior parte degli studi randomizzati e controllati, non arruola pazienti con bassi livelli di vitamina D (anche per le implicazioni etiche che questo comporta). Questo tuttavia costituisce un forte limite nella valutazione dell’effetto della terapia. A ciò si aggiungono problematiche legate alla selezione dei pazienti, alla eterogeneicità dei dosaggi utilizzati, ai brevi periodi di follow up. |