I bisfosfonati rappresentano un caposaldo nel trattamento dell’osteoporosi e delle fratture ad essa correlate. Numerosi e ampi studi in letteratura, randomizzati e controllati, ne documentano l’efficacia nell’aumentare la densità minerale ossea e nel ridurre il rischio di fratture, con un ottimo profilo rischio/beneficio.
Le fratture femorali atipiche rappresentano un possibile, raro effetto collaterale del trattamento cronico con bisfosfonati. Tuttavia ad oggi rimangono molte controversie e incertezze in merito alla forza di tale associazione.
Un recente lavoro, pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha indagato la correlazione tra le fratture femorali atipiche, l’uso prolungato di bisfosfonati e altri fattori di rischio. Punto di forza dello studio è sicuramente rappresentato dall’ampia casistica di pazienti incluse. Si tratta di quasi 200.000 donne, con età ≥50 anni.
L’incidenza di frattura femorale atipica è risultata molto bassa, attestandosi su 1-2/10.000 persone/anno nelle pazienti in terapia con bisfosfonati da 2 a 5 anni, 13/10.000/persone anno in quelle in terapia da oltre 8 anni. Pur osservando un significativo aumento del rischio di fratture atipiche dopo 5 anni di trattamento, l’incidenza nelle donne bianche si mantiene bassa e il bilancio rischio/benefico assolutamente favorevole. Dopo 5 anni di trattamento con bisfosfonati nelle donne bianche, a fronte del riscontro di 8 fratture femorali atipiche, vengono prevenute quasi 300 fratture di femore e quasi 900 fratture cliniche.
Altro dato che emerge dal lavoro è che il rischio di fratture atipiche si riduce significativamente alla sospensione della terapia con bisfosfonati, passando da 4,5 /10.000 persone/anno nelle pazienti in corso di terapia a 0.5/10.000persone/anno per pazienti oltre i 15 mesi di sospensione.
Altri fattori di rischio per fratture atipiche sono risultati l’etnia asiatica, la bassa statura, l’eccesso di peso, la terapia con steroidi, mentre abituali fattori di rischio per fratture osteoporotiche quali età avanzata, precedenti fratture, la bassa densità minerale ossea, non aumentano significativamente il rischio di fratture femorali atipiche.
Dallo studio emerge come il profilo rischio/beneficio dei bisfosfonati sia assolutamente favorevole. Il rischio assoluto di frattura atipica del femore è molto più basso rispetto all’effetto preventivo sul rischio di frattura.
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