Pittas AG, Kawahara T, Jorde R et al., Ann Intern Med, Feb 2023 doi:10.7326/M22-3018

A Systematic Review and Meta-analysis of Individual Participant Data From 3 Randomized Clinical Trials

ABSTRACT

Background: Il ruolo della vitamina D nelle persone a rischio di diabete tipo 2 rimane incerto.

Scopo: Valutare se la somministrazione di vitamina D riduca il rischio di diabete nelle persone con prediabete.

Fonte dei dati: Dati estratti da PubMed, Embase e ClinicalTrials.gov dall’inizio del database al 9 dicembre 2022.
Selezione degli studi: Sono stati inclusi trials specificatamente disegnati e condotti per valutare l’effetto della vitamina D orale versus placebo sul diabete di nuova insorgenza in soggetti adulti con prediabete.

Estrazione dei dati: L’outcome primario è stato il tempo all’evento di comparsa di diabete. Outcome secondari sono stati i tassi di regressione alla normale regolazione glucidica e gli eventi avversi. Sono state condotte analisi prespecificate (sia corrette che non corrette per variabili chiave al baseline) secondo il principio dell’intention to treat.

Sintesi dei dati: Sono stati inclusi tre trials randomizzati e controllati che hanno confrontato la somministrazione di colecalciferolo 20.000 UI (500 mcg) alla settimana, colecalciferolo 4000 UI (100mcg) al giorno o eldecalcitolo 0.75mcg al giorno con corrispondenti dosi placebo. I trials erano a basso rischio di bias. La vitamina D ha ridotto il rischio di diabete del 15% (Hazard Ratio 0.85, IC 95% 0.75-0.96) nelle analisi aggiustate, con una riduzione del rischio assoluto a 3 anni del 3.3% (IC 0.6% to 6.0%). L’effetto della vitamina D non differiva nei sottogruppi prespecificati. Nei partecipanti assegnati al gruppo vitamina D che hanno mantenuto durante il follow up una media di livelli di 25OHvitamina D intratrial di almeno 125nmol/L (≥50ng/ml) rispetto a una media di 50-74nmol/L (20-29ng/ml), la vitamina D ha ridotto il rischio di diabete del 76% (Hazard Ratio 0.24, IC 95% 0.16-0.36) con una riduzione del rischio assoluto a 3 anni del 18.1% (IC 11.7% to 24.6%). La vitamina D ha aumentato la probabilità di regressione alla normale regolazione del glucosio del 30% (Rate Ratio 1.3, IC 1.16-1.46). Non sono emerse differenze nel rate ratio per quanto riguarda gli eventi avversi (calcolosi renali: 1.17, IC 0.69-1.99, ipercalcemia: 2.34 (IC 0.83-6.66), ipercalciuria: 1.65, IC 0.83-3.28, morte: 0.85, IC 0.31-2.36).

Limiti: Gli studi su persone con prediabete non sono applicabili alla popolazione generale. I trials potrebbero non aver avuto la potenza per valutare gli outcomes di sicurezza.

Conclusioni: Negli adulti con prediabete la vitamina D è risultata efficace nel ridurre il rischio di diabete.

©2023 G.I.B.I.S. – Gruppo Italiano Bone Interdisciplinary Specialists

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