Wang GH, Man K and Chang WH et al., BMJ 2021. DOI: 10.1136/bmj.n1925

ABSTRACT

SCOPO: Valutare l’associazione tra l’uso di farmaci antipsicotici e inibitori della colinesterasi e il rischio di cadute e fratture nei pazienti anziani con disturbi neurocognitivi maggiori.

DISEGNO: Self-controlled case series.

SETTING: Database del Sistema Assicurativo Sanitario Nazionale di Taiwan.

PARTECIPANTI: Sono stati inclusi 15278 adulti, di età ≥ 65 anni, con nuove prescrizioni di farmaci antipsicotici e di inibitori della colinesterasi, che abbiano avuto una caduta incidente o una frattura tra il 2006 e 2017. I dati di prescrizione degli inibitori della colinesterasi hanno confermato la diagnosi di disturbi neurocognitivi maggiori; tutti gli usi di inibitori della colinesterasi sono stati rivisti da esperti.

PRINCIPALI MISURE DI OUTCOMES: La regressione di Poisson è stata utilizzata per derivare i tassi di incidenza e gli intervalli di confidenza al 95% per valutare il rischio di cadute e fratture nei diversi periodi di trattamento: uso di soli inibitori della colinesterasi, uso di soli farmaci antipsicotici e uso combinato di inibitori della colinesterasi e farmaci antipsicotici, confrontati con il periodo di non-trattamento negli stessi soggetti. E’ stato definito un periodo di pre-trattamento di 14 giorni prima dell’inizio dei farmaci in studio considerando il potenziale bias legato all’indicazione al trattamento.

RISULTATI: L’incidenza di cadute e fratture per 100 persone anno è stata di 8.3 (CI 95% 8.14-8.46) per il periodo di non-trattamento, 52.35 (48.46-56.47) per il periodo di pre-trattamento e 10.55 (9.98-11.14), 10.34 (9.80-10.89), 9.41 (8.89-9.86) per l’uso combinato di inibitori della colinesterasi e di farmaci antipsicotici, di soli farmaci antipsicotici e di soli inibitori della colinesterasi, rispettivamente. Confrontati con il periodo di non-trattamento, il più alto rischio di cadute e fratture è stato osservato durante il periodo di pre-trattamento (tasso di incidenza corretto 6.17, CI 95% 5.69-6.69), seguito dal periodo di trattamento con la combinazione di inibitori della colinesterasi e di farmaci antipsicotici (1.35, 1.26-1.45), con soli farmaci antipsicotici (1.33, 1.24-1.43) e con soli inibitori della colinesterasi (1.17, 1.10-1.24).

CONCLUSIONI: L’incidenza di cadute e fratture è risultata elevata nel periodo di pre-trattamento, suggerendo che fattori diversi rispetto ai farmaci in studio, come ad esempio le patologie sottostanti, dovrebbero essere considerati quando si valuta l’associazione tra rischio di cadute e fratture e uso di inibitori della colinesterasi e di farmaci antipsicotici. Anche i periodi di trattamento sono associati ad un maggior rischio di cadute e fratture rispetto al periodo di non-trattamento, sebbene di entità molto minore rispetto al periodo di pre-trattamento. Strategie di prevenzione e uno stretto monitoraggio del rischio di cadute si rendono necessari fino a quando i pazienti non riacquistano un più stabile stato fisico e mentale.

©2023 G.I.B.I.S. – Gruppo Italiano Bone Interdisciplinary Specialists

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