Banefelt J, Timoshanko J, Söreskog E et al., J Bone Miner Res 2022. DOI: 10.1002/jbmr.4448
ABSTRACT
La densità minerale ossea (BMD) è una misura consolidata utilizzata per diagnosticare i pazienti con osteoporosi. Negli studi clinici la variazione della BMD ha dimostrato di fornire una stima affidabile della riduzione del rischio di frattura e il T-score ottenuto ha dimostrato di riflettere il rischio di frattura a breve termine. Abbiamo voluto indagare l’associazione tra T-score e rischio di frattura in pazienti trattati per osteoporosi in un setting real world. Questo studio di coorte, retrospettivo e osservazionale, ha incluso donne svedesi di età ≥55 anni con una misurazione della BMD in uno dei tre centri partecipanti. Le pazienti sono state divise in due coorti: quelle trattate con bisfosfonati e quelle naïve alla terapia con bisfosfonati prima della misurazione della BMD, stratificati per età e precedente stato di frattura non vertebrale. L’outcome primario è stata l’incidenza cumulativa di fratture cliniche entro 24 mesi dalla misurazione della BMD, mentre altri tipi di fratture hanno rappresentato l’outcome secondario. L’associazione tra T-score e rischio di frattura è stata indagata utilizzando un modello di regressione di rischi proporzionali e spline cubiche. Sono state analizzate un totale di 15.395 pazienti: 11.973 naive al trattamento con bisfosfonati e 3.422 trattate con bisfosfonati. Nei 24 mesi successivi alla misurazione della BMD, 6.3% (IC 95%, 5.9–6.7) nel gruppo naive e 8,4% (IC 95%, 7.5–9.4) nel gruppo trattato con bisfosfonati ha riportato una frattura clinica. E’ stata osservata una forte correlazione inversa tra T-score e incidenza di frattura in entrambe le coorti. Tra i pazienti naive ai bisfosfonati, questa relazione sembrava stabilizzarsi intorno ad un T-score di -1,5, con riduzioni marginali minori del rischio di frattura al di sopra di questo valore; i pazienti trattati con bisfosfonati hanno mostrato una variazione del rischio di frattura marginale più consistente per i valori di T-score considerati (da -3.0 a -0.5). I trends si sono mantenuti robusti indipendentemente dall’età e dal precedente stato fratturativo. La dimostrazione dell’associazione tra rischio di frattura e BMD in un setting real world, sia in pazienti naïve alla terapia con bisfosfonati che in pazienti trattate con bisfosfonati, conferma le evidenze provenienti da studi clinici e da recenti meta-regressioni sul ruolo della BMD del femore totale quale utile outcome per la gestione clinica dei pazienti con osteoporosi.