Eur J Cancer. 2018 Jul 19;101:87-94. doi: 10.1016/j.ejca.2018.06.028. [Epub ahead of print]
Bouvard B, Chatelais J, Soulié P, Hoppé E, Saulnier P, Capitain O, Mege M, Mesgouez-Nebout N, Jadaud E, Abadie-Lacourtoisie S, Campone M, Legrand E.
IL TRATTAMENTO PER L’OSTEOPOROSI E L’OUTCOME A 10 ANNI DEL CARCINOMA ALLA MAMMELLA CON RECETTORI PER GLI ESTROGENI POSITIVI IN DONNE IN POST-MENOPAUSA TRATTATE CON INIBITORI DELL’AROMATASI
BACKGROUND:
I principali fattori di rischio per recidiva di carcinoma della mammella sono ben noti come le dimensioni del tumore e il coinvolgimento linfonodale. Lo scopo del nostro studio è stato di valutare l’effetto a 10 anni della densità minerale ossea, delle fratture e della prescrizione di bisfosfonati e vitamina D sul tumore alla mammella.
PAZIENTI E METODI:
Questa è una coorte longitudinale e prospettica di 450 donne in post menopausa con tumore alla mammella e recettore per gli estrogeni positive (ER)+. Di ogni paziente sono state analizzate le caratteristiche della neoplasia, lo stato osseo all’inizio della terapia con inibitori dell’aromatasi e gli outcome sul tumore a 10 anni con modello di Cox.
RISULTATI:
Il follow-up medio è stato di 10.3 ± 3.0 anni. Settantanove donne sono decedute e 75 hanno avuto una recidiva di malattia; al momento della valutazione basale il 30.7% aveva avuto una pregressa frattura , il 16.9% presentava un T-score ≤ -2.5 e l’11.3% aveva una carenza di vitamina D. I bisfosfonati sono stati prescritti al 35.3% delle donne per la presenza di osteoporosi per un periodo medio di trattamento di 5 ± 1.7 anni. Le dimensioni del tumore (hazard ratio [HR] = 1.32, P ≤ 0.01) e il numero di linfonodi coinvolti (HR = 1.07, P = 0.03) sono risultati significativamente associati con il riscontro di una recidiva. Il trattamento con bisfosfonati è risultato associato in maniera statisticamente significativa alla riduzione del rischio di recidiva (HR = 0.51, P = 0.03). L’età al momento della diagnosi della neoplasia (HR = 1.07, P ≤ 0.01) e la carenza di vitamina D (HR = 1.85, P = 0.04) sono risultati significativamente associate all’aumento del rischio di morte mentre al contrario la terapia con bisfosfonati con una riduzione del rischio di morte stesso (HR = 0.46, P = 0.01).
CONCLUSIONI:
Il trattamento per l’osteoporosi, considerando vitamina D e bisfosfonati, si associa ad una riduzione del 50% del rischio di recidiva di malattia e di morte in donne trattate con inibitori dell’aromatasi per neoplasia mammaria ER+.