Leslie WD, Schousboe JT, Morin SN, Martineau P, Lix LM, Johansson H, McCloskey EV, Harvey NC, Kanis JA
ABSTRACT
Summary: Pregresse fratture da trauma rilevante, identificate attraverso i databases dei servizi sanitari, si associano a bassa BMD e a rischio di successive fratture nella stessa misura delle fratture da basso trauma.
Introduzione: Alcuni autori hanno messo in discussione l’utilità di distinguere tra fratture da trauma elevato e fratture da trauma non efficiente. Lo scopo di questo studio è di confrontare le misurazioni della BMD e il rischio di successive fratture da fragiità in pazienti con precedenti fratture da trauma elevato o da trauma non efficiente.
Metodi: Utilizzando un registro clinico della BMD per la provincia di Manitoba, Canada, abbiamo identificato donne e uomini di età pari o superiore a 40 anni con diagnosi di fratture, estratti dal database dei servizi sanitari. Sono stati studiati i valori di BMD, espressi in termini di Z-score corretti per età e sesso, e i valori di Hazard Ratios (HR), corretti per le co-variate con intervalli di confidenza al 95% (CI) per la frattura incidente, in relazione al precedente status fratturativo, categorizzato come da elevato trauma se associato a codici di lesione esterna, o da basso trauma negli altri casi.
Risultati: Lo studio è stato condotto su una popolazione di 64.428 donne e uomini senza precedenti fratture (età media 63.7 anni), 858 con precedenti fratture da trauma elevato (età media 65.1 anni) e 14.758 con precedenti fratture da basso trauma (età media 67.2 anni). I valori medi di Z-score nei pazienti con qualsiasi frattura da trauma elevato sono risutati significativamente più bassi rispetto a quelli dei pazienti senza precedenti fratture (p <0,001) e simili a quelli dei pazienti con precedente frattura da basso trauma. Il tempo di osservazione mediano per le fratture incidenti è stato di 8.8 anni (totale 729,069 persona-anno). Ogni pregressa frattura da trauma elevato è risultata significativamente associata ad un aumentato rischio di frattura osteoporotica maggiore incidente (MOF) (HR corretto 1.31, CI 95% 1.08–1.59), come osservato per le pregresse fratture da trauma non efficiente (HR corretto 1.55, CI 95% 1.47–1,63), senza una differenza statisticamente significativa tra i due gruppi (pregressa frattura da trauma versus pregressa frattura da basso trauma p=0,093). Un pattern simile è stato osservato quando le MOF incidenti sono state studiate in relazione a precedenti fratture di femore o precedenti MOF, o quando l’outcome è stata la frattura di femore incidente o qualsiasi frattura incidente.
Conclusioni: Le fratture da trauma elevato e quelle da trauma non efficiente hanno mostrato una simile associazione con la bassa BMD e il rischio di successive fratture. Questo supporta l’opportunità di includere le fratture da trauma elevato nella valutazione clinica dell’osteoporosi e nella scelta dell’approccio terapeutico da attuare al fine di ridurre il rischio di successive fratture.