Reid IR, Horne AM, Mihov B et al., J Bone Miner Res 2019; https://doi.org/10.1002/jbmr.3860
Recentemente è stato dimostrato che lo zoledronato previene le fratture in donne anziane con osteopenia (T-score femorale tra -1.0 e -2.5). In aggiunta al minor numero di fratture, questo studio ha suggerito che le donne randomizzate a zoledronato abbiano meno eventi avversi vascolari, una minor incidenza di cancro e la tendenza ad una più bassa mortalità.
La presente analisi fornisce una presentazione più dettagliata dei dati relativi agli eventi avversi riportati nel suddetto studio. Si tratta di un trial in doppio cieco della durata di 6 anni su 2000 donne di età>65 anni reclutate utilizzando le liste elettorali. I soggetti sono stati randomizzati al trattamento con 4 infusioni di zoledronato 5 mg o soluzione fisiologica ad intervalli di 18 mesi. Sono stati forniti supplementi di vitamina D, ma non di calcio.
Sono stati osservati 1017 eventi avversi gravi in 443 partecipanti nel gruppo placebo e 820 eventi in 400 partecipanti nel gruppo trattato con zoledronato (rischio relativo = 0,90; IC 95%, 0,81-1,00). Questi eventi includevano fratture con conseguente ricovero ospedaliero. L’infarto miocardico si è verificato in 39 donne (43 eventi) nel gruppo placebo e in 24 donne (25 eventi) nel gruppo zoledronato (Hazard ratio 0,60 [IC 95%, 0,36-1,00]; rate ratio 0,58 [IC 95%, 0,35-0,94]). Per un endpoint composito cardiovascolare pre-specificato (morte improvvisa, infarto del miocardio, rivascolarizzazione coronarica o ictus) 69 donne hanno presentato 98 eventi nel gruppo placebo e 53 donne hanno avuto 71 eventi nel gruppo zoledronato (Hazard ratio 0,76 [IC 95%, 0,53-1,08]; rate ratio 0,72 [IC 95%, 0,53-0,98]). Il numero totale di tumori è risultato significativamente più basso nel gruppo zoledronato (Hazard ratio 0,67 [IC 95%, 0,51-0,89]; rate ratio 0,68 [IC 95%, 0,52-0,89]), e questo è risultato significativo sia per i tumori mammari che per tumori di altro tipo. Undici donne hanno avuto tumori al seno recidivanti o secondi tumori durante lo studio, tutti nel gruppo placebo. L’Hazard ratio per la morte è risultato 0,65 (IC 95%, 0,40-1,06; p = 0,08) e 0,51 (IC 95%, 0,30-0,87) nei soggetti senza frattura da fragilità incidente.
Questi apparenti effetti benefici giustificano ulteriori studi ad hoc sullo zoledronato, che abbiano come end points primari gli effetti non scheletrici del farmaco.