Jan de Beur SM, Miller PD, Weber TJ et al., J Bone Miner Res 2021. doi: 10.1002/jbmr.4233

ABSTRACT

L’osteomalacia oncogenica (TIO) è causata da tumori mesenchimali fosfaturici che producono il Fattore di crescita dei fibroblasti (FGF-23) ed è caratterizzata da alterazioni del metabolismo del fosfato, della salute scheletrica e della qualità di vita. UX023T-CL201 è uno studio in corso, open-label, di fase 2 che valuta la sicurezza e l’efficacia di burosumab, un anticorpo monoclonale interamente umano che inibisce FGF-23 negli adulti con TIO o nella Sindrome da ipofosfatemia cutaneo-scheletrica (CSHS). Gli endpoints chiave sono stati le variazioni del fosforo sierico e dei parametri di osteomalacia valutati mediante biopsie ossee transiliache a 48 settimane. Questo report si focalizza su 14 pazienti con TIO, escludendo due con diagnosi di Ipofosfatemia X-linked dopo l’arruolamento e uno con CSHS. Il fosforo sierico è aumentato rispetto al basale (0.52mmol/L) e si è mantenuto dopo titolazione della dose dalla settimana 22 (0.91 mmol/L) alla settimana 144 (0.82 mmol/L, p<0.0001). La maggior parte dei parametri di osteomalacia sono migliorati alla settimana 48: il volume osteoide/volume osseo, lo spessore osteoide e il tempo di mineralizzazione si sono ridotti; il rapporto superficie osteoide/superficie ossea non si è modificato. Delle 249 fratture/pseudofratture osservate nei 14 pazienti al basale, il 33% è completamente guarito e il 13% è parzialmente guarito alla settimana 144. I pazienti hanno riportato una riduzione del dolore e dell’astenia e un miglioramento della salute fisica. Due pazienti hanno interrotto la terapia: uno per trattare un evento avverso (AE) di progressione del tumore e uno non ha soddisfatto i criteri di dosaggio (ricevendo una dose minima di burosumab). Sedici eventi avversi gravi si sono verificati in sette pazienti e si è osservato un decesso; tutti gli eventi avversi gravi sono stati considerati non correlati al trattamento.  Nove pazienti hanno avuto 16 eventi avversi correlati al trattamento; tutti sono stati di gravità da lieve a moderata. Negli adulti con TIO, burosumab ha mostrato un accettabile profilo di sicurezza e ha indotto miglioramenti nel metabolismo del fosfato e nell’osteomalacia.

©2023 G.I.B.I.S. – Gruppo Italiano Bone Interdisciplinary Specialists

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